sabato 24 agosto 2013

IDENTIKIT: "I AM NOT DEFENSELESS" - "NON SONO INDIFESO"



andrea mattiello "non sono indifeso"
acrilico e collage (filo e aculei d'istrice) su tela cm 20x20; 2009




Filippo Biagioli  IDENTIKIT

Io Andrea lo vedo.

Lo vedo ogni giorno creare, vivere e consumare la passione che trasmette nel suo lavoro. Cosa ancor più divertente, lo vedo con gli occhi del collega... uno dei punti d' osservazione più particolari e interessanti con cui si possa avere il piacere di visionare il lavoro di un Artista.

Quello che Andrea fa su una sua tela 20x20 è un' operazione profonda e completa, il lavoro di un Autore che cerca di costruire, amare e modellare i suoi quadri.

Sembra impossibile, ma Andrea Mattiello non è un autore ripetitivo nonostante ci siano solo alcuni soggetti che si “presentano” e “ripresentano”, si rincorrono in tutta la sua produzione. L' Artista riesce ad andare “oltre” quella schiera di pittori che una volta trovata una strada piacevole e facilmente percorribile la imboccano per soddisfare l'esigenza della massa seguendola per tutta la loro carriera artistica, adagiandosi e perdendo quel sano e importante gusto per la ricerca.
Andrea invece riesce a clonare i suoi personaggi senza essere ripetitivo perché ognuno di loro è singolo a se stesso e questo diventa segno di originalità e segno di distinzione.

Quello di Andrea è un uomo che cerca, cerca sentimento, cerca emozione, cerca sensazioni e continua a cercare soprattutto se stesso. Non affranto e affannato da una ricerca forsennata, anzi rinforzato e arricchito da queste indagini interiori. Ne risulta alla fine un “Uomo Novo” che indaga e conosce se stesso e la pura essenza della Sua sofferenza... della Sua gioia... del Suo amare... della Sua incertezza di vivere. Quest' uomo possiede il primo istinto di sopravvivenza, quello di adattarsi all'ambiente che lo circonda. Diventa perciò feto, centauro, sirena, e tutto ciò che lo aiuta a continuare e percorrere la Sua via. Nello spazio pittorico delle Sue tele l' Uomo Novo acquisisce anche materiale e oggetti come filo, penne d' istrice o cunei di legno: quasi come fortificarsi rendendosi proprietario di armi, ma non necessari o volutamente usate per offesa, ma viste come mezzi per districarsi nel suo incerto cammino.

Spesso con gli occhi del collega (appunto) mi son soffermato a pensare perché l'Autore stia li a lavorare nel piccolo del suo studio a sempre più vaste variazioni dello stesso tema.

Tutto è divenuto chiaro quando ho visto questa serie di opere nella loro totalità... ed ecco affiorare il significato “grande e importante” che si dipana nell'opera di Andrea. E' come se l' Autore lavorasse ad un progetto mentale in continuo divenire, ma cosa ancor più bella è che continua a dipingere 20x20 non per correggere eventuali errori della sua creatura, bensì, per arricchirla di simboli, sentimenti ed emozioni, necessari per affrontare un lungo viaggio in cui il percorso è sempre più importante della destinazione. Ogni piccolo 20x20 è in realtà solo la parte (cellula) di un progetto mutevole più grande (organismo vivente).

Altri indicatori di ricerca dell' Autore sono colori e gesti grafici che vivono e trovano collocazione intorno alla figura-soggetto. Il colore di Andrea è vivo, pulsante ma misurato, mai lasciato al caso. Colore che diventa segno, segno che avvolge e svela le sue emozioni più nascoste e di tutto ciò che fino ad ora ha appreso.

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