lunedì 27 gennaio 2014

"EVANESCENZE E SILENZI D'AMORE"



EVANESCENZE E SILENZI D'AMORE

8 FEBBRAIO - 23 FEBBRAIO 2014

a cura di Maela Piersanti



"Evanescenze e silenzi d'Amore" è una mostra pensata, voluta e organizzata dalla dott.ssa Maela Piersanti in occasione degli Eventi Valentiniani che si festeggiano a Terni in concomitanza con la settimana di San Valentino, patrono della città.
Per la mostra, che si svolgerà dal 8 febbraio al 24 febbraio 2014 sotto il Patrocinio del Comune di Terni, è stata scelta una location di prestigio come Palazzo Primavera.
Tre sale a disposizione per l'allestimento delle opere, ponendo al centro dell'attenzione le varie sfaccettature dell'amore che prende vita attraverso le opere pittoriche di artisti provenienti da tutta Italia.

Un'iniziativa volta ad arricchire la città di Terni, promuovendo il territorio e favorendo la conoscenza degli artisti e dei loro stili; l'arte diventa veicolo per trasmettere emozioni e si erge a simbolo dell'amore per la città di San Valentino.
L'evento è stato creato in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Terni.




andrea mattiello "anche il Re colpito dalla sofferenza del popolo"
acrilico e collage su tela cm 100x100; 2013






andrea mattiello "L'amore quando meno te lo aspetti"
acrilico , pennarello e collage su laminil, cm 70x100,5; 2013




andrea mattiello "In corsa per l'amore"
acrilico e foglia oro su tela, cm 80x20 ( 4 tele di cm 20x20); 2013






Palazzo Primavera
Via Giordano Bruno, 3
05100 TERNI
 Telefono:0744 402199


GIORNI E ORARI
da martedì a domenica ore 9,30-13,00 e 15,00- 19,00
(possono variare, verificare sempre via telefono)



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martedì 21 gennaio 2014

URBAN STORYTELLER - Primo Piano Livingallery Lecce






URBAN STORYTELLER
24 GENNAIO - 16 FEBBRAIO 2014
Inaugurazione VENERDI’ 24 GENNAIO ORE 18:30
A cura di Dores Sacquegna


"Il visibile è leggibile, udibile, intelligibile".
Jean-François Lyotard, Discorso, figura.


L'immagine costituisce da sempre un efficace veicolo per la diffusione e la legittimazione del potere. Nell’epoca della sua “riproducibilità tecnica”, per dirla con le parole di Benjamin, ma ormai anche della sua fruizione e manipolazione infinite, l’immagine rappresenta una realtà ancor più complessa, in cui l’esperienza umana è caratterizzata dall’esperienza visiva e segnica e conosce funzioni, ruoli e condizioni inedite e imprevisti. Il XXI secolo rappresenta appieno la “Società dell’immagine”, cioè quella società-simulacro, dove l’immagine diviene icona e copia del presente e si frappone tra l’essere umano e la realtà, a volte patinata, tecnologicamente sgretolata, controllata come un file nell’archivio di un Netscape explorer. In effetti la società in cui viviamo è diventata ormai “elettronica”, cioè prodotta e riprodotta mediante l’insieme delle strumentazioni ideate e controllate dall’uomo, non più solo l’immagine fotografica, cinematografica o televisiva, ma ormai anche quella informatica, elettronica, etc) e svolge una funzione essenziale nel processo formativo, informativo e creativo dell’individuo. Simulacro è allora il termine più adatto per descrivere questa nuova congerie visiva, che influisce sull’ immaginario collettivo e con cui misurarsi, interrogarsi e fare i conti. L’immagine come copia della realtà è alla base del concept espositivo di URBAN STORYTELLER, tematica interpretata dai quindici artisti qui in mostra. Narratori occasionali, artisti di professione, che esprimono con la loro sensibilità le dinamiche di questa società dell’immagine, con opere di matrice esistenzialista, ma anche cariche di un immaginario volto a dare espressione artistica e visiva della realtà del nostro tempo. Dagli “Guerrieri urbani” della canadese d’adozione KIM CHAN e dell’austriaca CHRISTINE CÉZANNE-THAUSS, al suggestivo “Cristo che porta la sua croce nelle strade cittadine” di NATHAN BRUSOVANI, quale simulacro di una visione spirituale e reale al tempo stesso, che trova la sua origine e riferimento nella realtà stessa, spesso sentita opaca e pesante.
Le città portano in sé l'immagine del tempo che è trascorso. Dalle città emergono non solo le tracce della storia, ma anche idee sul modo di abitare, di vivere, di sentire. È questo il caso del “Visionary traveller” di MARIA LUISA IMPERIALI, artista attenta e sensibile, che crea una sequenza di immagini fotografiche che narrano il passare del tempo, la memoria urbana, i luoghi di passaggio da un qui ad un altrove, miscelati da “presenze” immaginarie, come quelle che a volte maturano nei nostri pensieri quando intraprendiamo un viaggio. Per secoli, filosofi, architetti, pensatori religiosi o laici hanno immaginato, e a volte realizzato, luoghi e città dove l'uomo potesse vivere in armonia in un ambiente adeguato alle sue esigenze ma non sempre è così. Nel film “Lips Sealed “la video artista australiana SOFI BASSEGHI, si ispira al film “ Le Mille e una notte” e in particolare al personaggio del narratore: Shahrezad, una donna intelligente che per mezzo della narrazione riesce a salvare la vita di se stessa e di altre donne. Nel film, la protagonista è un vecchia e paralizzata Shahrezad della società di oggi che si perde in una fabbrica con vicoli ciechi, ogni stanza che attraversa rappresenta le diverse storie e le lotte che le donne affrontano ogni giorno. Fabbrica di sogni e di memoria, il cinema racchiude molti linguaggi, trasformando in forma d'arte e in spettacolo una tecnica di riproduzione delle immagini, stimolando reazioni da parte di chi le guarda. In questa mostra sono presenti inoltre, i video della norvegese MARGARIDA PAIVA, che accentua le immagini «popolari» e urbane in contesti a volte desolati, come possono essere i nostri luoghi, carichi di architetture sofisticate dove l’essere umano sembra quasi un elemento di disturbo. 
In questa prospettiva, entrano in gioco altre opere che narrano, sempre attraverso le immagini, una 
originale rilettura della tradizione visiva, ma anche un'interpretazione dell'arte destinata a far discutere come le opere della danese FIE TANDERUP o dell’americano PATRICK MITCH che attraverso una serie di disegni “Cylindrical Balls”, realizza un racconto diviso in otto “frame” nel quale descrive con un tratto grafico e quasi etereo, il paesaggio, la violenza, il femminicidio, mettendo a fuoco in questi piccoli mondi, uno scenario icastico e umano, una realtà spesso violata nella sua poetica esistenza.

Ma i narratori urbani sono anche quegli artisti che si esulano dalla rappresentazione quale copia e simulacro della realtà. Sono coloro che preferiscono narrare con la forza dell’arte situazioni paradossali dove uomini-animali sembrano aver preso il sopravvento nell’immaginario collettivo, condividendo gli stessi luoghi, divenendo paesaggio nel paesaggio ed è il caso dell’americano ERIC PELKA. Sulla linea zoomorfa, ma con una diversa logica interpretativa l’opera satirico-politica dei francesi ALAIN NAHUM e di NATHALIE DUBLEUMORTIER che racconta attraverso un melting pop di immagini pubblicitarie, una realtà in cui la globalizzazione ha snaturato il senso di identità. Su questo versante prendono posto anche le opere degli americani GLENN MOUST e DINA SHAPOSHNIKOVA, il primo mixa la realtà urbana con l’esistenzialismo filosofico, mentre la seconda, narra con un fare decorativo, un immaginario ritorno alla “Belle Epoque”.
In effetti nella società dell’immagine "Il visibile è leggibile, udibile, intelligibile", per dirla con le parole di Jean-François Lyotard e per affrontare il tema dell’identità multipla nelle opere della messicana TERESA OLABUENAGA, artista che nel corso degli anni, ha fatto una grande ricerca sulla questione identitaria del XXI secolo. Mappe di luoghi immaginari sono le opere dell’austriaco JANI JAN, luoghi che aspettano di essere esplorati da futuri urban storyteller.  


Artisti in mostra:
SOFI BASSEGHI (Australia), NATHAN BRUSOVANI ( Israele), CHRISTINE CÉZANNE-THAUSS (Austria), KIM CHAN( Canada), MARIA LUISA IMPERIALI (Italia), JANI JAN J.(Austria), PATRICH MITCH (Usa), GLENN MOUST (Usa), NATHALIE DUBLEUMORTIER (Francia), ALAIN NAHUM (Francia), TERESA OLABUENAGA (Mexico),MARGARIDA PAIVA (Norvegia), ERIC PELKA (Usa), DINA SHAPOSHNIKOVA (Usa), FIE TANDERUP (Danimarca)



Sofi Basseghi






Primo Piano LivinGallery
Viale G. Marconi 4
Lecce, Italy 73100
Tel/fax: 0832.30 40 14

GIORNI E ORARI
dal lunedì al venerdì: 11-13h/16-19:30h
Sabato:16:30-20:30h


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sabato 4 gennaio 2014

"HERME'TE" #andreamattiello #shop


andrea mattiello "hermète"
acrilico, pennarello e collage su cartoncino cm 25x35; 2013




Per visualizzare tutte le opere / all paintings







Le opere sono disponibili per la vendita.

Pieces available for sale.

Pagamento con bonifico bancario, vaglia postale, contanti

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Cell.  +39 340 8478119



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