domenica 29 maggio 2022

"RITRATTI"


Guardami.

Sono qui.

Indugia ... Lascia correre il tuo sguardo su di me. Sono qui.

Sono presente, sono qui da sempre. Esisto dal tempo in cui le stelle danzavano sospese in un respiro. Io sono qui perché tu mi possa guardare, allora non indugiare, consumami, coglimi col tuo sguardo. Bidimensionale occupo lo spazio. Ma allo spazio mi affaccio.

Spazio, quanto spazio esiste su questo lembo tirato di materia. Quanta profondità si può delineare. Hai visto?

Sono fatto come un universo. Io sono la mappa di un universo. Elementi sospesi in un perfetto equilibrio. Silenzio sinfonico. Se trattieni il respiro puoi sentire i pianeti sospirare il movimento. Qui con me puoi sentire la matita accarezzare la tela, il raspare del pennello nello scivolare sinuoso lungo i margini, laddove la grafite ha indugiato grattando dolcemente la superficie del mio mondo. Le forbici secare la carta. Se mi vedi davvero senti anche il pensiero che mi ha generato, lo scoccare della scintilla e la corsa delle mani a costruirmi.

Una canzone all’improvviso: Leggo dentro i tuoi occhi Da quante volte vivi ... La mia storia inventala tu. Io sono un’immagine, pensami agire ... Dal taglio della bocca Se sei disposto all'odio o all'indulgenza ...

Non lo so a cosa sono disposto, io so che viviamo fiumi di vita e il nostro volto è una mappa, o forse una porta. Puoi penetrare nella verità se la cerchi, puoi sostare sull’estasi della superficie increspata da un sorriso.

Occhi, labbra, naso. Labbra, occhi, naso, ma anche solo il contorno. Il perimetro come una mappa dove disegnare isole e dove tu sai che mi puoi riconoscere lo stesso. Il mio volto è un porto e lascia approdi il tuo sguardo, a trovar rifugio.

Il mio è un volto, santo o no, è il mio modo di presentarmi a te. Il mio è un volgere che richiama e sospinge. Volto che si proclama e afferma nell’apparire, estatico, fuori di me, presente alla bellezza. Estetico. Il mio è un volgere che afferma, che afferra e rende il tempo una linea drizzata.

Io sono il mito e sono il figlio geniale del Pittore divino. Fornarina amata, saettante cupido o nobile ritratto. Orgoglioso Sebastiano.

Io sono nel tempo. Sono l’antico immortale. Eroe di bronzo, io sono l’innamorato avvinto dalla bellezza che protegge una farfalla.

Io sono il genio dei cinque minuti, lo stilista immortale, sono Andy, Keith, Donatella, Gianni, venere nera. Io sono un incontro, un amico, una folgorazione.

Arturo, Elisa. Ottavio, Angelo. E Laura. Viviana, Giorgio, Daniele. E Alessandro. Io sono un ritratto di chi ha segnato il tempo, il tempo di Andrea.

Io sono the Queen.

Ecco, io sono Persone. Sono qui, entra e guarda. Vieni a scoprirmi. A conoscere ognuno di noi. Lascia socchiusa la soglia.

Gli occhi sono una porta, tu lasciala spalancata per me, lasciami apparire dentro te. Come una goccia in una caverna buia, solo un sussurro increspato, lasciamo insieme che accada. Il ritratto è una porta, socchiusa sul margine, spalancata sul pieno dell’essenza. Il ritratto è questo. 

Arturo Del Muscio


http://andreamattiello.blogspot.com/2022/05/ritratti_28.html

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