Benvenuti.
Vado oggi a pubblicare il comunicato stampa dell'attuale mostra organizzata e curata dall'amica e gallerista Dores Sacquegna presso la galleria Primo Piano LivingGallery di Lecce.
RES
EXTENSA
09 FEBBRAIO – 05
MARZO 2013
Inaugurazione
SABATO 9 FEBBRAIO ore 19:30
A cura di Dores Sacquegna
L'accordo
fra res
cogitans
(pensiero) e res
extensa
(materia) - che è negato alla limitata potenza di pensare e di agire
dell'uomo - fa parte della natura divina perché le idee e le cose
derivano dalla medesima potenza di Dio, che è potenza di pensare e
potenza di agire. SPINOZA
Sono
stati invitati alla mostra diciannove artisti visionari per narrare
attraverso le loro opere una tematica che esula da schemi
convenzionali, siano essi classici che contemporanei, e si
caratterizza per la sua natura fortemente visiva e narrativa,
includendo nella sua espressione
il segno, l’amorfo, il sè, il mondo, l’altro, il sacro, il
profano, la poesia, il suono, la parola nell’arte contemporanea.
Una mostra rivolta alla tematica della rinascita del pensiero e della
materia, dell’ azione culturale e sociale a cui è dato il compito
di incidere un divenire, tramite la presenza, la volontà e lo studio
delle singole opere proposte, per celebrare le potenze-energie di
ricongiungersi ad un assoluto comune dell’essere e dell’esistere.
Celebri teurghi del passato e autori si rifecero a questa visione e
furono: Erodoto, Euripide, Pitagora, Orazio, Porfirio, Plinio il
Vecchio, Virgilio, Apuleio, Giuliano il Teurgo, Alberto Magno, etc.
In effetti la Teurgia divenne con il monoteismo, l’azione
dell’unico Dio o dell’Energia Unica e Suprema.
Res
extensa
è
il
mondo materiale entro il quale i corpi e gli oggetti occupano un
certo spazio e vivono una certa temporalità, una sostanza oggettiva.
Secondo il filosofo Merleau-Ponty, sia la superficie del nostro corpo
che le textures degli oggetti che ci circondano fanno parte della
stessa 'carne', dove tutti gli elementi si intrecciano e fanno eco
gli uni agli altri. Nella carne dormono le ali e per volare e per
muoversi, siamo costretti a tornare alle cose semplici, liberandoci
dai fardelli e generando parole in libertà, capaci di decollare e
spiccare il volo.
“Dalle
corde alla frutta”,
è una delle opere di scultura della nuova produzione artistica di
Giorgio
Carluccio (Brindisi),
orientato ad una personale ricognizione poetica orientata al connubio
tra rigore e visionarietà, norma e allucinazione. Una sorta di
“paesaggio dalle convulsioni forti” come diceva Artaud a
proposito della pittura di Van Gogh. Nelle opere di Carluccio, ci
troviamo di fronte a elementi familiari (la corda, la mela) ed
estranei al tempo stesso. Tutti siamo d’accordo che in questo nuovo
secolo viviamo un’emergenza dovuta a problemi di globalizzazione,
criticità, ricerca identitaria e ansiosa.
Nel
ricco brodo primordiale dei blog, possiamo osservare in diretta, le
diverse fasi di nascita, crescita, stagnazione, morte ma soprattutto,
riutilizzo, ri-assemblamento, e raffinamento continuo dei materiali.
Internet ha rappresentato per molti l’uscita dall’isolamento
geografico e l’ingresso in un gioco molto più ampio e ricco. “A
beautiful demise”
di Laura
J. Victore
(Usa), è la dimostrazione di questo brodo memetico, proiettato su
una numerosità quasi inconcepibile che istituisce dei confini tra
interno ed esterno, tra modelli carismatici di interazione e
informazioni scientifiche dell’era della tecnica. Sul doppio
registro tra immagine pubblica e backstage privato, prendono corpo le
doppie verità di libertà di pensiero e di lontananza nelle opere
di Astolfo
Funes
(Venezuela), che richiamano il senso del tatto nell’intero corpo,
nel suo spessore e superficie. Res Extensa è una ricerca sospesa
tra vista e tatto, tra pensiero e materia ed esplora la connessione
tra il corpo e lo spazio attraverso tracce di riti o atti intimi o
quotidiani. Il sensibile è la qualità tattile delle cose, il
contatto con gli altri, o con gli oggetti , la sensazione di avere
sempre la terra sotto i piedi. Attraverso le sue innumerevoli pelli,
il mondo ci fa conoscere gli elementi che lo costituiscono: il
volume, la consistenza, i contorni, il peso.
Quando
osserviamo le opere di Fatma
Almazrouie
(Emirati Arabi), notiamo il ruolo che l’artista svolge all’interno
del legame sociale, gli stimoli tra il dentro e il fuori, tra il
piacere e il dolore. L’invisibile che ci circonda è rappresentato
nelle opere di Magda
Apostolou
(Grecia), in cui si riflette “la pelle della terra”, coperta di
fessure, di rotture, di spazio e tempo che perdono i loro connotati
oggettivi per esprimersi in superfici aride e desolate, intese come
paesaggi del corpo e della solitudine, aprendosi a evocazioni di
temperatura prettamente mediterranea.
Nelle
opere di Katelyne
Ostyn
(Francia) emerge un corpo mondo, l’esplorazione dell’assenza, la
fisionomia sensoriale e sensuale della terra. Nei “corpi di
energia” di Donato
Bruno Leo (Brindisi),
l’evocazione alimenta un sottile dialogo sulle molte realtà delle
cose, sulle modalità del frammento, sulla dimensione archetipica
legata al femminile, alla sacralità di una nascita con rimandi
simbolici e trascendenti.
Il
tempo, il rapporto con il passato, e i legami temporali e fisici sono
presenti nelle opere di Tania
Dimitrakopoulou
(Grecia), e nel video “Hollow
Null”
di Rodrigo
De Toledo
(Brasile). L’irruzione esuberante dei media all’interno della
società ha incominciato ad innescare meccanismi di dilatazione a
tutte le masse del globo, togliendo la prerogativa dello spaesamento
carnale allo slancio dell’artista, trasferendolo in un contesto più
tecnologico. I computer sono entrati, come cavalli di Troia, con la
loro potenza, offrendo possibilità di estensione, non solo dei
sensi, ma anche del cervello e delle capacità psico-fisiche. La
recente ricerca di Dario
Manco
(Lecce) è quella di investigare su certe dilatazioni, di realizzare
mondi sui quali egli proietta la sua storia o quella del mondo che lo
circonda, manipolando simboli concreti con elementi immaginari.
Molti
di noi si chiedono quale sia oggi la funzione dell’artista nella
ricerca artistica contemporanea. Se ha ancora oggi senso di parlare
di arte o di ruolo dell’artista, vista la proliferazione di varie
forme espressive e il loro costante riuso in un’ottica che è ormai
definita post-moderna dalla critica.
È
anche vero che l’arte è capace di rinnovarsi e di trovare sempre
nuovi spunti di riflessione che spingono, chi la osserva a
interrogarsi costantemente. L’arte, infatti, ha una funzione
simbolica, è un connubio perfetto di forma e materia, di visibile e
invisibile, di sostanza e di pensiero, perché scaturisce da una
intuizione sensibile dell’artista che la traduce in forme
comprensibili al pubblico di riferimento, adattando il suo pensiero e
il suo sguardo, verso la realtà, nei confronti di una forma concreta
e corporea come accade nelle opere di Motoko
Huysveld
(Francia), Nel
Ten Wolde
(Australia) e Thomas
Kabelitz
(Germania).
Questa
concezione ha un suo referente nelle teorie di Kant, e mette in moto
le facoltà del Geist, il ponte simbolico tra arte e genio, tra idea
estetica e rappresentazione.
Per
molti artisti come Giovanni
Alfonsetti
(Brindisi), Stuart
Ross Snider
(Usa) ed Helle
Rask Crawford (Danimarca),
il simbolo è la rappresentazione sensibile del pensiero e tende ad
una sorta di trascendenza.
Questi
artisti, e i loro colleghi visionari Matthew
Giuffrè
(Usa) e di Luke
Grothe
(Usa), Nadine
Rolland
(Francia), partono dalla forma e dal materiale (logos e tecne) per
arrivare ad una dimensione profonda, mettendo in dialogo il Geist con
il reale, stimolando la nostra mente con la bellezza di una forma
illogica.
In
mostra opere di pittura, scultura, installazione, fotografia, mix
media, video arte.
ARTISTI
IN MOSTRA
GIOVANNI
ALFONSETTI(Brindisi), FATMA ALMAZROUIE (Emirati Arabi), MAGDA
APOSTOLOU (Grecia), GIORGIO CARLUCCIO(Brindisi), RODRIGO DE TOLEDO
(Brasile), TANIA DIMITRAKOPOULOU(Grecia), ALFONSO FUNES(Venezuela),
MATTHEW GIUFFRE’(Usa), LUKE GROTHE (Usa), THOMAS KABELITZ
(Germania), MOTOKO HUYSVELD (Francia), DONATO BRUNO LEO (Brindisi),
DARIO MANCO(Lecce), KATELYNE OSTYN (Francia), HELLE RASK CRAWFORD
(Danimarca), NADINE ROLLAND (Francia), STUART ROSS SNIDER (Usa),
LAURA VICTORE (Usa), NEL TEN WOLDE (Australia).
Primo
Piano LivinGallery
Viale
G. Marconi 4 Lecce, Italy 73100
tel/fax:
0832.30 40 14
GIORNI
E ORARI
dal
lunedì al venerdì dalle ore 11-13/16-19:30
Sabato:
17-20
Al prossimo post!
Andrea