giovedì 21 marzo 2013

"Racconti senza voce"


Benvenuti.

Recentemente si è verificata una situazione particolare (?)... coincidenza curiosa... possiamo dire, che mi ha fatto riflettere, da una parte, e tornare con la memoria a quando ero bambino dall'altra.

Scuola elementare. Seconda o terza classe.
Lezione di matematica.
Ricordo ancora gli esempi alla lavagna e noi alunni intenti a copiarli sul nostro quaderno con i quadretti grandi.

"Cambiando l'ordine degli addendi il risultato o somma non cambia".

Era/è la "proprietà commutativa" dell'addizione.
Una grande scoperta! Qualcosa di magico.....
Ma ti faceva anche incazzare!!!!!!!!
In qualunque ordine o successione mettevi quei "maledetti addendi" davano sempre e solo lo stesso risultato... a meno che non sbagliassi a fare i conti... rigorosamente senza calcolatrice.

La matematica non ha alternative, non c'è possibilità di confrontarsi o sottrarsi alle sue regole eterne.
Rassegnamoci!!!!! Se non altro ci aiuta nella vita di tutti i giorni.

La matematica fa parte della vita.
C'è chi sostiene che tutto possa essere ricondotto a un semplice numero o a un'operazione aritmetica... ma la vita e il pensiero seguono realmente regole matematiche? O sono due cose completamente opposte? O hanno qualcosa in comune?

Perchè sono arrivato a queste domande?
Semplicemente perchè qualche giorno fa mentre stavo mostrando dei lavori ad un amico, Devid... non so se scrivere il cognome faccia "+" o "-" chic... Panattoni (:-) ), abbiamo notato come cambiando l'ordine di esposizione delle opere cambiasse il senso e la storia che esse silenziosamente mostravano.
In qualunque ordine venissero sistemate acquistavano un loro senso narrativo, ci parlavano di esperienze vissute, positività o negatività, speranze... potevamo trovarci qualcosa di noi.
Riuscivano a coinvolgere perchè aperte a qualsiasi lettura, alla possibilità che possa esserci qualcosa di diverso, al cambiamento...
Un ordine diverso dava un risultato diverso... un finale diverso a una storia.

Quindi la proprietà commutativa non poteva essere applicata in questa situazione...!!!!!

Al momento, detto fra noi, non riesco a darmi una risposta... non so nemmeno se alla fine sia necessario farlo...

Questa situazione e le successive riflessioni hanno stimolato molto la mia fantasia tanto da portarmi a proporre delle "strisce", "stori mute", racconti fatti di sole immagini dove ognuno può leggere e scrivere ciò che il proprio cuore gli suggerisce in base alle esperienze vissute.

Alternare immagini per vedere qualcosa che potenzialmente è nascosto dentro noi stessi grazie al gioco delle possibilità.
Sarebbe molto curioso e interessante conoscere le storie che ognuno si costruisce in testa, le vicende, i protagonisti, i perchè.....

Inserisco sotto due "storie senza voce"... buona fantasia!!!!!!

:-)


"racconti senza voce" andrea mattiello adigrafia e collage su carta


"racconti senza voce" andrea mattiello adigrafia e collage su carta



Prossimanente un nuovo racconto.

Andrea


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