IMAGINARY
ESTETICA
DEL VIRTUALE E PERCEZIONE DEL REALE
21
FEBBRAIO - 19 MARZO 2014
Inaugurazione
VENERDI’ 21 FEBBRAIO ORE 19:30
A
cura di Dores Sacquegna
Artisti
in mostra:
HUGO
ARCIER (Francia), CLARA AROZARENA(Francia), CLAUDIA ASOLI(Masiera di
Bagnacavallo, Ravenna), SOFI BASSEGHI (Australia), NUNO BENAVENTE
(Portogallo), PAOLO CAMIZ (Roma), MARILENA DE STEFANO(Messina),
ORONZO DE STRADIS (Torre Santa Susanna, Brindisi), STEFANIE
KETTEL(Germania), JENNA RENEE MAURICE(Usa), ALAIN NAHUM (Francia),
JAN JANI (Austria ), MIKE STEPHEN (Usa).
La
mostra “IMMAGINARIA: Estetica del virtuale e percezione del reale”,
intende misurarsi con alcune importanti questioni che riguardano il
rapporto tra reale e virtuale, le tecnologie digitali, i new media e
le varie forme espressive artistiche, attraverso una selezione di
opere, realizzate da artisti diversi per generazione e background.
Il
progetto pone l’accento sull’idea di “transito”
in cui i classici concetti di luoghi, identità, storia e natura si
incontrano e si scontrano con dimensioni dettate dall’idea di
flusso, simultaneità, interattività e globalità, sia nell’ambito
“materiale” che “immateriale”. La tecnologia
digitale, infatti, prospetta vere e proprie trasformazioni nel campo
percettivo, cognitivo, comunicativo ed estetico.
L’arte
contemporanea, del resto, si trova spesso ad esplorare nuovi
territori, nuove “realtà”, in quella dimensione del sublime che
Kant poneva al centro della sua riflessione estetica. In questa
selezione di opere di video arte in 2D e 3D, stereoscopiche
visioni, avatar virtuali e paesaggi immaginari, l’arte gioca sullo
spiazzamento della percezione del reale, con una attenzione alle
dinamiche interattive.
E’ il caso dei video di HUGO
ARCIER,
uno dei più rinomati e interessanti video artisti internazionali,
che utilizza la grafica 3D ed effetti speciali sofisticati per tutti
i suoi lavori. Ha collaborato con registi del calibro di: Roman
Polanski, Alain Resnais, Jean-Pierre Jeunet, François Ozon. “Limbus,
è un gioco interattivo, all’interno di un limbo, una zona
inesplorata del nostro corpo, mentre “Nostalgia for Nature”
(esposto nei più prestigiosi musei e festival di tutto il mondo e in
anteprima nazionale in Italia, in questa mostra) è una vera
esperienza sensoriale, un film composto interamente di immagini
generate al computer. E’ una full immersion in una dimensione
atemporale di una città e di una natura immaginaria, che rivela un
mondo ipertecnologico e a tratti inquietante di avatar e figure
aliene, ma sempre molto affascinante.
Tra virtualità e realtà anche
i video in 2D di MICHAEL
STEPHEN,
indagatore del cinema horror americano, presente con gli ultimi
capolavori di “The approach” e “Trapped”, nel quale la realtà
patinata della Hollywood cinematografica si trasforma in una realtà
fantascientifica, dove reale e immaginario si scambiano le parti.
Alter-ego
virtuali nella fotografia di NUNO
BENAVENTE,
che con “Insanity”,
il fotografo cerca di trasmettere il senso di incertezza e di lotta
interiore dovuta ad una società sempre più esigente e competitiva,
lontana dalle sue radici naturali. Mondo e senso o senso del mondo
nei video di JENNA
RENEE MAURICE,
artista e performer americana, la quale usa il proprio corpo
immergendosi totalmente nel paesaggio, che da reale diviene ibrido,
pronto ad accogliere un corpo estraneo, in totale mimesi con la
natura. Il bosco è la collocazione spaziale in cui l’uomo depone
la sua relazione con la natura, visibile nelle stampe fotografiche di
CLARA
AROZARENA
e nella pittura di STEFANIE
KETTEL.
Figure immaginarie di ALAIN
NAHUM
e isole perdute di JANI
JAN,
scandiscono il ritmo di paesaggi da esplorare, mentre la giovane
CLAUDIA
ASOLI,
si sofferma sui
frammenti di una natura fossilizzata, realizzati con la tecnica
dell’incisione, e che immortalano “il soffio” e la perfezione
della natura.
In
mostra anche le grafiche di MARILENA
DE STEFANO,
che mostrano bambini sospesi tra reale e virtuale, tra interno ed
esterno. Ritorna in mostra il video multi-channel in 2D “Sealed
Lips", di SOFI
BASSEGHI,
presentato in anteprima nazionale al Palazzo delle Esposizioni di
Roma, durante l’evento “Sulla via della seta”. Il video prende
ispirazione dalle fiabe de“ Le Mille e una notte”, e presenta
una vecchia e paralizzata Shahrezad della società di oggi che si
perde in un labirinto di uno stabile industriale, dove ogni stanza
rappresenta le diverse storie e le lotte che le donne affrontano ogni
giorno. L’artista
è presente, inoltre, con “The dance”, e “And where the land
she travels from”.
Dall’immagine-corpo
digitale e interattiva, alla virtualità nella sua matrice
algoritmica nelle immagini stereoscopiche di PAOLO
CAMIZ,
scultore, musicista e ricercatore
di Meccanica Quantistica (nonché ex docente dell’Istituto
Nazionale di Fisica Nucleare) che propone una serie di immagini in
terza dimensione 3D, che
recuperano la loro tridimensionalità con lo sguardo del visitatore.
Sono le sue “Sculture virtuali”, in quanto le immagini sono state
interamente create al computer. Chiude la mostra le opere pittoriche
in terza dimensione del giovane artista pugliese ORONZO
DE STRADIS,
che parte da un imprinting sociale, con uno stile espressivo
chiaramente posto tra i due perni del reale e del virtuale.
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